Chiara Angela De Rosa

Dottoranda in Bioingegneria E Scienze Medico-chirurgiche , 40o ciclo (2024-2027)
Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT)

Profilo

Dottorato di ricerca

Argomento di ricerca

Analizzeremo come l'illuminazione delle nanostelle d'oro possa essere usata per modulare l'attività e la fedeltà delle RNA polimerasi virali

Tutori

Interessi di ricerca

Bionanotechnology

Biografia

Ho conseguito una laurea triennale in Ingegneria Biomedica e una laurea magistrale in Bioingegneria Industriale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. La mia tesi triennale ha riguardato la modellazione e la caratterizzazione di polimeri biodegradabili per applicazioni ortopediche e cardiovascolari.
Durante la laurea magistrale, svolta interamente in inglese, ho approfondito diversi argomenti tra cui Ingegneria Tissutale, Drug Delivery, Biomateriali, Bioimaging, Robotica e Interfacce Computerizzate per Sistemi Biologici. Ho acquisito competenze in vari linguaggi di programmazione (MATLAB, C++, Assembler) e in software di fluidodinamica computazionale (COMSOL, ANSYS).
Ho svolto quattro mesi di attività sperimentale in laboratorio, occupandomi della coltura cellulare e dell’analisi di fibroblasti sani e adenocarcinomatosi, oltre che di epitelio umano. Inoltre, ho lavorato alla sintesi di nanoparticelle di chitosano. Ho partecipato a diversi progetti di gruppo, tra cui l’analisi della epatotossicità indotta da farmaci attraverso la modellazione COMSOL del sistema digerente umano, e lo studio della previsione dell’ipertrofia cardiaca e della sua regressione in risposta a sovraccarichi pressori.
Ho collaborato con un nefrologo del Policlinico di Napoli, proponendo un nuovo sistema di rilascio di farmaci basato su nanoparticelle di chitosano, identificato in letteratura.
La mia tesi magistrale è stata svolta presso la Swansea University, in Galles, ed è stata pubblicata a febbraio 2025 sulla rivista Computers in Biology and Medicine. Lo studio consisteva in un’analisi CFD dell’influenza della porosità graduale sull’ambiente microfluidico interno di diverse geometrie di scaffold.