A partire dal programma quadro per la ricerca e l’innovazione "Horizon 2020", la Commissione europea ha lanciato l’Open Research Data pilot (ORD pilot), un progetto pilota "flessibile" per l’accesso aperto ai dati della ricerca. Questo progetto, insieme all’accesso aperto alle pubblicazioni, è stato una politica chiave della Commissione e si è applicato principalmente ai dati necessari a convalidare i risultati presentati nelle pubblicazioni scientifiche.
Il progetto pilota "ORD pilot" è stato definito flessibile in quanto inizialmente comprendeva solo alcune "core areas" di Horizon 2020 e i progetti che non rientravano nell'ambito del pilota potevano partecipare su base individuale e volontaria (con l'opzione "opt-in"). I progetti potevano scegliere di non aderire al pilota per tutelare la proprietà intellettuale, i dati personali, per motivi di sicurezza o nel caso in cui l'obiettivo principale della ricerca venisse compromesso dall'accesso aperto ai dati.
A partire dal Work Programme 2017 l’Open Research data pilot è stato esteso a tutte le aree tematiche di Horizon 2020. La Commissione ha tuttavia continuato a riconoscere che alcuni dati di ricerca non possono essere resi aperti ed è rimasto valido il principio di "aperto il più possibile, chiuso quanto necessario". Era così possibile optare per la condivisione o la chiusura dei dati della ricerca a qualsiasi stadio – prima o dopo la firma dell’accordo di finanziamento – ma devono essere fornite delle motivazioni all’eventuale chiusura (vedi General Annex L del Work Programme 2017 adottato il 25 Luglio 2016).
La partecipazione al pilota non ha comunque influenzato la valutazione delle proposte nell’ambito del programma di finanziamento Horizon 2020: non sono stati valutati in modo più favorevole i progetti che hanno aderito al pilota e non sono stati penalizzati quelli che hanno scelto di non farne parte.
L'obiettivo primario del pilota è stato quello di ottimizzare e massimizzare l’accesso e il riuso dei dati della ricerca generati dai progetti finanziati da Horizon 2020, tenendo però opportunamente in considerazione:
- la necessità di bilanciare apertura e protezione dell’informazione scientifica
- lo sfruttamento commerciale e l'IPR
- le considerazioni riguardo la privacy e l'etica
- la sicurezza
- tutte le altre problematiche derivanti dalla gestione e conservazione dei dati
Oltre all’accesso aperto ai dati di ricerca, l’ORD pilot ha introdotto un’altra novità: il Data Management Plan (DMP). Ai partecipanti al pilota è stato chiesto di sviluppare un DMP in cui occorre specificare le modalità di gestione dei dati durante tutto il ciclo del progetto: quali dati verranno generati o riutilizzati, quali di questi saranno resi aperti, se e come saranno resi accessibili e come saranno conservati e condivisi.
Nel DMP c’è anche una sezione dedicata alla descrizione delle risorse (umane e finanziarie) previste per la gestione dei dati, in quanto i costi associati a queste attività, inclusa la creazione del Data Management Plan, sono costi ammissibili per la rendicontazione in qualsiasi programma di finanziamento di Horizon 2020.
Alcune risorse utili per chi avesse ancora in corso progetti Horizon 2020:
- Il Template del DMP per Horizon 2020 con la guida alla compilazione dei campi
- Linee guida della CE sulla gestione dei dati FAIR in Horizon 2020.