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Tra i tanti modi di considerare le tecnologie da proporre nelle situazioni di difficile sviluppo, il 'gruppo Ceragioli' ne ha maturata una che, nel tempo, ha poi costituito un punto di riferimento per la scelta delle tecnologie da usare: l'ibridazione tecnologica.
Alla base di essa c'è l'idea che ci si muove in un mondo dove tante nuove conoscenze, tante possibilità, tante produzioni, sono diventate patrimonio usuale di una parte consistente dell'umanità.
Non si può affrontare il problema delle tecnologie per i Paesi in via di sviluppo, che certo debbono essere semplici, a basso costo, facilmente assimilabili, con il paraocchi. Tutto quello che si conosce e si sa fare deve essere messo in campo quando si affronta il problema delle tecnologie per i Paesi in via di sviluppo (scegliendo le soluzioni più opportune o quelle da adattare caso per caso, e tenendo conto delle condizioni specifiche), anche se ci si colloca nel campo delle tecnologie avanzatissime.
segue>>
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